martedì 13 novembre 2012

Recensione: Silent Hill Revelation 3D

Silent Hill Revelation: inversamente proporzionale al suo predecessore e drammaticamente uniformato alla media.


 Dopo sei anni dal primo Silent Hill la saga targata Konami torna al botteghino con un prodotto scarsissimo e drammaticamente uniformato alla media (come sottolinea la presenza del 3D nel titolo della pellicola). Il primo film, uscito nelle sale sei anni fa, ebbe il merito, per nulla semplice, di rendere perfettamente l'empatia, le dinamiche, l'essenza stessa del videogioco, adattandola a una visiona cinematografica, senza però snaturarla e ridicolizzarla. Invero il primo Silent Hill è considerato dai videogiocatori l'unico film degno di nota tratto da un videogames. Purtroppo però i produttori e il regista devono aver visto i film (osceni!) tratti dal buon vecchio Resident Evil. E giacché la saga diretta da Paul W.S. Anderson continua a far incetta d'incassi (forse ha fatto un patto con il diavolo?!), perché non ispirarsi a questo maestro del semplicismo? Quindi nasce il seguito di Silent Hill, che soffre, anzi muore, di stereotipi e cliché, come, ad esempio, un co-protagonista belloccio e inutile (in sostituzione dell'anziano investigatore presente nel gioco), mostri al limite del ridicolo, una setta da compatire e un orrore che non spaventa, ma annoia. Il film è scandito in due parti ben distinte: la prima che, vivendo degli echi del primo film, regala allo spettatore vane speranze di immergersi nuovamente e gaiamente nell'opprimente nebbia di Silent Hill, con una protagonista abbastanza credibile e "un male pronto a rinascere" che incuriosisce. Poi si passa alla seconda parte, quando si giunge alla tanto ambita/temuta Silent Hill. E qui la pellicola assume un piglio diverso e tremendamente leggero. I luoghi sono gli stessi, i mostri anche, ma non c'è paura, oppressione, senso di smarrimento. Quella particolare visione "nipponica" (non so come altro definirla) del "male", di cui sono impregnati i videogiochi e il primo film, svanisce, spazzata via da una folata di banalità e uniformismo. Sai di stare guardando il classico horror movie americano e sei, purtroppo, consapevole che a quel punto i protagonisti saranno sempre e comunque all'altezza, anzi, superiori al male, a quei mostri che, più che spaventare, servono a intrattenere il tempo che basta per raggiungere il gran finale. E che finale signori! L'ultimo quarto d'ora polverizza come una bomba atomica anche la minima speranza di aver speso soldi per un film quasi guardabile.   
In conclusione, se avete amato il primo film, odierete (e di brutto!) questo seguito e, ahimè, i prossimi che verranno, dato la premessa (imbarazzante) sul finale...

Voto: 4





mercoledì 31 ottobre 2012

Speciale Halloween!

5 FILM (NON SCONTATI) DA VEDERE NELLA NOTTE DI HALLOWEEN!


Oggi è il 31 Ottobre, la notte delle streghe! E quale miglior modo per celebrare l'evento se non con un bel film Horror?! No, no mi sto riferendo ai vari "Vacanze di Natale" o "Matrimonio alle...", più semplicemente ai racconti su celluloide fautori di notti da incubo! E quindi, senza perder tempo, vi elenco 5 titoli (NON scontati e classici come Halloween, L'esorcista, Saw e via dicendo) degni di esser visti questa sera in compagnia di amici e amiche (magari sgattaiolando ad un certo punto dietro il divano per poi spuntar fuori all'improvviso durante la scena clou, generando un infarto di massa!).  
Buona visione quindi, e sopratutto, buon Halloween!

n.b.: I titoli non sono in ordine di bellezza, semplicemente nell'ordine in cui mi sono venuti in mente!

1.THE RING (The Ringu, l'originale made in Giappone e non l'obbrobrio del remake, mi raccomando!)
THE RINGU
THE RINGU

SILENT HILL
SILENT HILL

THE MIST
THE MIST

MARTYRS
MARTYRS

5. REC
REC
REC





   


venerdì 19 ottobre 2012

Recensione: Ted


TED: Irriverenza, volgarità, risate a crepapelle e una morale degna del miglior film Disney





Finalmente una boccata d’aria fresca dopo gli inguardabili Prometheus e Resident Evil: Retribution! In verità ero partito titubante, molto titubante, con questo TED, prima creatura su celluloide dell’autore dei mitici GriffinD'altronde chi conosce Seth MacFarlane sa di quale comicità pungente è capace, pertanto temevo che il suo primo film fosse una sbiadita rappresentazione della sua tremenda ironia. Invece no, in Ted c’è tutto quello che ti aspetti da un film del genere, ma anche qualcosa in più. Oltre a battute da antologia, scene veramente politically scorrect e personaggi sopra le righe, Ted insegna, con una morale Disneyana, quanto è dura “diventare adulti”.  La storia tanto assurda di un peluche (Ted) che si anima grazie al desiderio di un bambino (John), del loro rapporto quasi fraterno, che li porta a sostenersi l’un l’altro (anche nei modi più impensabili, vedi la scena del temporale), delle loro scorribande a scapito di lavoro e impegni, della loro amicizia messa in crisi dal rapporto sentimentale tra John e la bella Lori, altro non è che la rappresentazione classica dell’evoluzione di un ragazzo qualunque che, a un certo punto della vita, si trova a dover “crescere” e vestire i panni di un adulto. Ted è questo, un film inusuale, scorretto e tremendamente volgare che utilizza come pretesto un irriverente orsacchiotto (un giocattolo, la rappresentazione massima dell’infanzia) per descrivere il cambiamento che tutti noi (chi più e chi meno) alla fine ci troviamo a sostenere, quando ci lasciamo alle spalle “il paese dei balocchi”, senza dimenticarci però degli amici che ci hanno reso quello che siamo.
Nota finale. La cosa più irrealistica del film non è tanto Ted, quanto il fatto che una tipa come Lori (Mila Kunis) sia fidanzata con l'inutile John! Dio, se questo è possibile allora sì, da qualche parte nel mondo c’è un giocattolo che sta facendo sesso con una commessa!

Voto: 7





sabato 15 settembre 2012

Prometheus - recensione

PROMETHEUS, in altre parole, Ridley, perché non vai in pensione?!

 Prometheus

Intanto, premetto che non sono mai stato un grande fan di Ridley Scott, ma, trattandosi questo film di un fantomatico prequel del capolavoro Alien (che penso abbia assorbito tutta la creatività di Scott, giacché i suoi film successivi, Blade Runner a parte, erano invitanti come un panino del McDonald senza ripieno) anch'io sono caduto, miseramente, nella trappola dei produttori, che mi hanno spillato i soldi del biglietto, ma ancor peggio, due ore della mia vita!
Prima di iniziare la recensione, puntualizzo una cosa: QUESTO NON E' IL PREQUEL DI ALIEN, quindi, voi che ancora non avete gettato soldi al vento, sperando di comprendere l'origine dell'alieno che tanti incubi ha popolato, andate a cena fuori, a ballare, o in qualunque altro posto che possa darvi soddisfazione!
 Iniziamo. 
Forse un po' prevenuto, già alla prima scena sento il magone salirmi dentro, poiché osserviamo una specie di culturista scolorito, sceso da un'astronave, bere da un piccolo contenitore non so cosa e poi squagliarsi come neve al sole. Dopodiché si passa ai protagonisti, due ricercatori che, durante alcuni scavi, rinvengono un antichissimo geroglifico, dove l'alieno visto inizialmente, indica una rotta stellare. La rotta è la medesima riscontrata su altri reperti storici, appartenenti a civiltà diametralmente opposte e mai venute in contatto. 
Alcuni anni dopo, pertanto, una nave spaziale iper tecnologica parte dalla Terra seguendo quella misteriosa rotta stellare. L'astronave è la Prometheus e la missione è scoprire l'origine della vita sulla Terra. 
Questo è l'unica traccia di sceneggiatura.

Seguiranno due ore di personaggi con lo spessore di un foglio di carta e stereotipati come non mai, inquadrature di paesaggi sfavillanti ma obsoleti ai fini della storia, macchinazioni strambe, eventi poco sensati, colpi di scena annunciati, scene splatter prive di senso, snodi di sceneggiatura privi di ogni logica e/o significato. Venduto come prequel di Alien, questo Prometheus ha l'unico merito di essere il film più brutto che ho visto questo anno. Non c'è nulla, assolutamente nulla di salvabile, poiché, se non fosse stato annunciato come prequel di Alien, se non avesse avuto Ridley Scott come regista, se non avesse avuto un badget stratosferico, Prometheus sarebbe uscito direttamente in home video, come un qualunque filmino di serie B qual è. 
Pessimo, veramente pessimo. Inoltre, la cosa che più mi ha innervosito di questo film, è, appunto, il "giocare" sulla mitologia di "Alien". Mi spiego meglio: per tutto il film ci si aspetta di veder spuntare i cari alieni entrati nella storia del cinema e il regista, consapevole di ciò, inserisce elementi "estetici" che ti portano a pensare: "ecco, ora è il momento, ora vediamo l'Alien o qualcosa correlato a quel capolavoro!" Invece no, a parte i riferimenti estetici, niente collima con il film che ci ha dato tanta soddisfazione e ci ha fatto acclamare il nome di Ridley Scott.
Ora basta, non proseguo oltre, rischio di innervosirmi come e più di ieri all'uscita della proiezione.
Non guardatelo. 
Punto!

Ah, prima di lasciarvi, dato che so di non aver recensito questo film in modo distaccato e palesando specificatamente perché questa pellicola è tanto inutile quanto brutta, v’invito ha visitare questo Link . 
Troverete la recensione di Nanni Cobretti, che, in pratica, riassume tutto quello che avrei voluto scrivere io su questa boita di film. Se potete e avete visto Prometheus, leggete la seconda parte della recensione, "quella stronza, gratuita e piena di spoiler". E' da morire dal ridere e racchiude quanto di sbagliato c'è nel film!
... Lo sapevo che dovevo scontare il Cavaliere Oscuro - il ritorno, lo sapevo...
 
Voto: 2
 



http://www.google.it/imgres?um=1&hl=it&safe=off&sa=N&pwst=1&biw=1024&bih=629&tbm=isch&tbnid=fkYSy2QC1bncNM:&imgrefurl=http://www.badtaste.it/blog/index.php/2011/03/06/ilborg-e-prometheus/&docid=YTha_QPgcopLrM&imgurl=http://www.badtaste.it/blog/wp-content/uploads/2011/03/VIGNETTA-PROMETHEUS.jpg&w=1000&h=700&ei=DEtUULmwI-6Q4gSeqYCIBw&zoom=1&iact=rc&dur=284&sig=103182925047343826913&page=1&tbnh=114&tbnw=152&start=0&ndsp=18&ved=1t:429,r:12,s:0,i:180&tx=99&ty=23






lunedì 27 agosto 2012

Nolan Fails: i punti deboli del ritorno del cavaliere oscuro!


Le note dolenti che hanno fatto scendere il voto 10 di “il Cavaliere oscuro, il ritorno” a 7.5, almeno secondo il mio modesto (e palloso) parere!

 
 
Premessa. Come già annunciato nell'ultimo post, questo nuovo articolo sarà pieno e strapieno di spoiler, quindi, cari lettori, non proseguite se non a vostro rischio e pericolo! Ah, ovviamente potete partecipare liberamente alla mia analisi, rispondendo alle mie domande! Sono aperto a qualunque teoria (plausibile) in grado di sfatare i miei dubbi!

Iniziamo!

Piccolo appunto: le mie rimostranze sono elencante in base all’ordine in cui mi sono venute in mente e non cronologicamente.

Chi è la ragazza con Catwoman? La bionda che si vede in tipo tre scene e poi "ciao"? Cioè, era proprio necessario metterla se non ha un minimo di background o utilità nel film? 

Il ginocchio traballante di Bruce, che lo fa zoppicare vistosamente (e dolorosamente) guarito improvvisamente verso la fine del film? Non credo che Bane, quando lo imprigiona, gli lasci il tutore installato sulla gamba...

Come torna Bruce dal buco in cui è stato gettato da Bane? Non per essere puntigliosi, ma pare quasi che Bane lo abbia portato chissà dove e Wayne invece, una volta risalito dalla prigione, torna a Gotham in tempo zero!? (e con addirittura la barba fatta!) Forse si è fatto dare un passaggio in moto dal caro Bruce Banner alias Hulk? (i nerd e fan del film "The Avengers" capiranno la battuta…spero)

La famiglia di Gordon è sparita? Moglie e figli dove sono? Perché non mettere due scene con loro, anziché perdere minuti preziosi con la bionda inutile amica di Catwoman?!

Coltellata subita da Batman nel finale dimentica/rigenerata come il ginocchio? Era proprio necessaria quella coltellata? Tanto subito dopo Batman si sarebbe gettato di testa in un'esplosione atomica!

Ma non era moribondo nel letto l’ispettore Gordon? E guardalo invece verso la fine del film come corre, rimbalzando come una pallina del flipper dentro il camion con l’arma finale del cattivo! Cavolo, in questo film le ferite spariscono come i soldi nei conti in banca degli italiani!

Bane muore con una cannonata! Cioè, una cannonata! Che fine triste, per giunta con presa per le chiappe da parte di Catwoman!

Ma Bruce perché si fa intortare così dalla figlia di Ra's al Ghul? Cioè, Rachel mia Rachel, amore di una vita perduto per sempre e poi...tach! Zuppa il biscotto con Talia dopo averci parlato 5 minuti? E senza sospettare nulla? Bruce, sei proprio invecchiato però!

 Ma tipo, un’esplosione atomica a 100 metri da Ghotam City? Le radiazioni, no?

 Rapina di Bane a Wall Street. E' mattino quando entrano, ma quando scappano via, l'inseguimento è in notturna! Che sono passate otto ore anzichè gli otto minuti necessari al software per craccare il sistema!?

Era proprio necessario far vedere Bruce Wayne e Selina seduti al bar insieme alla fine del film? Non bastava il sorriso di Alfred? Secondo me sarebbe stato molto più carico di phatos il finale in quel modo, senza palesare che Bruce è vivo e vegeto!


 Fine.
Questo è quanto, come detto, smontate pure le mie perplessità, non mi farete altro che un piacere! Naturalmente, prima di chiudere il post, ci tengo a ripetere che, nonostante queste pecche, il film è assolutamente da vedere e rivedere, il miglior cinecomics di sempre!